domenica 21 dicembre 2014

It's Christmas time...

...and there's no need to be afraid.

No, non è necessario aver paura. Sono solo pochi giorni, passano in fretta e spesso senza lasciare troppi cocci sul pavimento.

Si nota che non sono particolarmente amante del Natale?
La verità è che queste settimane dell'anno per me sono snervanti. Non essendo interessata all'aspetto religioso della faccenda, sono ancor più infastidita dalla deriva puramente commerciale che la cosa ha preso. Quindi poche decorazioni e l'albero addobbato dai ragazzi per non perdere del tutto lo spirito natalizio, mentre mi ripeto "ce la posso fare!", in loop, fino al 24 dicembre...



Poi...poi finalmente è Natale!
I figli sono a casa da scuola, al mattino ci si alza con più calma e non si corre in giro per piscina/piano/inglese/ecc.
Escluse le giornate canoniche che pare sia d'obbligo passare seduti a tavola coi parenti, i nostri programmi per i giorni di festa prevedono una buona dose di film da godersi infossati sul divano, tanti libri e musica da suonare e da ascoltare. Abbiamo tutti bisogno di riposo e di tranquillità.
Ma per me tempo libero significa soprattutto tempo da dedicare ai miei interessi.
Ho già progettato di fare un po' di lavori di cucito per la casa, ho 3 / 4 (o forse più!) lavori sui ferri da portare a termine e qualcosa ad uncinetto che giace in attesa della giusta ispirazione.
Se però volessi proprio lanciarmi in un'impresa titanica dovrei sistemare il mobile che raccoglie tutto il mio vario materiale... fili per ricamo, tessuti patchwork, nastri, perline, bottoni, applicazioni...in rigoroso disordine.

Comunque andranno a finire i miei buoni propositi, ciò che più darà senso a questi giorni saranno gli istanti di felicità che riuscirò a cogliere.
Il mio augurio, per me e per tutti, è quello di trascorrere le feste in serenità, con le persone che amiamo e che ci fanno sentire amati, coltivando un vero sentimento di pace che possa nutrirci a lungo, scorgendo la luce che rischiari il nostro cammino.

Namaste.

A.

   

venerdì 19 dicembre 2014

Tempo di regali

Alcuni mesi fa ho partecipato ad una iniziativa organizzata da filiandcolori a favore di EMERGENCY.


Emergency è un'associazione italiana indipendente e neutrale, nata nel 1994 per offrire cure medico-chirurgiche gratuite e di elevata qualità alle vittime delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà.

Emergency promuove una cultura di pace, solidarietà e rispetto dei diritti umani.
L'impegno umanitario di Emergency è possibile grazie al contributo di migliaia di volontari e di sostenitori.

Dalla sua nascita a oggi, Emergency ha curato oltre 6 milioni di persone in 16 Paesi.
 (dal sito)

L'invito, condiviso su Facebook, era per tutte le knitters che avessero voglia di sferruzzare un capo semplice ma d'effetto per poi donarlo. L'obiettivo era preparare un numero considerevole di scialli handmade, su schema comune, da poter vendere nei negozi temporanei che Emergency apre durante le festività natalizie per raccogliere fondi.
Per realizzare lo scialle ho utilizzato una semplice merino che non necessita di cure particolari durante il lavaggio (le possibili acquirenti non sono tenute ad essere delle esperte di filati). Ho scelto però un "vero" rosso, in omaggio al colore di Emergency e per essere conforme al clima natalizio.



Gli scialli sono stati spediti prima a Fili&Colori ed in seguito tutti consegnati presso il negozio di Roma. 
Se siete ancora alla ricerca di un regalo da fare a Natale, fate un salto in uno dei tanti negozi
sparsi in giro per l'Italia: fare un regalo solidale vale doppio!

giovedì 27 novembre 2014

Nuove conoscenze...

Sabato sarò qui.

Un workshop da Unfilodi è sempre una piacevolezza che mi concedo volentieri.
Mi piace l'incontro personale con una designer che ha pensato e realizzato un pattern appositamente per quella occasione. Si vive l'impegno che ha messo in quel determinato lavoro e si comprende meglio lo sforzo creativo nel modo in cui ti presenta la sua "creatura".
I primissimi ws li ho frequentati all'inizio del 2010. Allora erano veri e propri corsi concentrati su uno schema noto.
Negli anni la formula è cambiata, fino all'arrivo di Emma Fassio e i suoi scialli spettacolari. Oggi Emma è un'icona della maglia in Italia ed è stato un piacere poter partecipare più volte (più e più volte!) agli incontri con lei. I suoi modi soft, la sua disponibilità e la sua gentilezza genuina credo abbiamo contribuito molto al suo meritato successo.
Un'altra piacevolissima conoscenza è stata Valentina Cosciani. Il suo approccio solare ed incontenibile mi hanno fatto sorvolare sul fatto che ho lavorato una maglia da donna con le punte da 3mm! Mi è sembrata pronta a motivare le sue scelte tecniche in funzione del modello e del filato, travolgente e stimolante.
Sono quindi incuriosita da questo nuovo incontro che farò sabato. Conosco i lavori di Natascia Sartini, ma non lei personalmente. Da ciò che ho letto, per lei sarà una prima volta sotto diversi punti di vista.

Come sempre, sarà un piacere anche ritrovare vecchie e nuove "amiche di maglia" che, come me, vanno e vengono dalla Knithouse. Fra chiacchiere e sferruzzamento ho conosciuto negli anni tante donne interessanti. Ho goduto della loro compagnia, ho imparato da loro e forse a qualcuna ho anche insegnato qualcosa.

Vi farò sapere come andrà!

A.

mercoledì 26 novembre 2014

Norwegian Wood

#figliagrande ha una passione per i Paesi del nord Europa...
Forse complice una professoressa delle medie, è un po' di anni che parla e si interessa in particolar modo della Norvegia. Quindi è un po' che preme perchè la mamma-knitter le faccia "qualcosa di scandinavo".
Allora ecco finalmente pronto un cappello stranded, perchè da noi è ormai ufficialmente arrivato il freddo!

Il filato è l'alpaca avanzata dal Color Affection appena finito (operazione destash riuscita!) e ci sono volute solo poche ore di lavoro.
Lei, molto contenta, ha alzato il tiro: adesso vorrebbe tanto un pullover nello stesso stile...
Agli occhietti dolci della propria figlia si fa fatica a resistere e quindi temo che dovrò organizzarmi per uno stranded yoke. 


Naturalmente una lettrice come lei non poteva farsi sfuggire un titolo come "Norwegian wood", anche se scritto da un giapponese, e quindi questo è il nome del suo cappello.

"Norwegian wood" - Haruki Murakami

venerdì 21 novembre 2014

Dilettevole e dilettevole

Tolto dai ferri, lavato e bloccato, è pronto un nuovo scialle.






Il modello è Color affection ed era molto che volevo realizzarlo.
Gli scialli ideati da Veera Valimaki hanno un certo fascino su di me
Lo schema è, come sempre, ben scritto ed è facile da seguire. Non richiede particolari attenzioni o conoscenze (il wrap and turn è l'unica tecnica richiesta, ma comunque c'è una chiara spiegazione).
L'unico vero inconveniente è la valanga di punti a legaccio... ad un certo punto la noia potrebbe prendere il sopravvento.
Io ho la fortuna di riuscire a leggere mentre lavoro a maglia cose non troppo complesse e questo mi permette di unire il dilettevole al dilettevole :-D



Il filato è la morbidissima alpaca drops , già utilizzata per un altro scialle di Veera.
Mi piace la sua leggerezza e il suo calore, ma soprattutto apprezzo che non "spelucchi" sugli abiti.

Il suo nome è chocolate...altra mia debolezza!


giovedì 20 novembre 2014

Un nuovo inizio

...fra tanti inizi.

Non ricordo un momento della mia vita che non sia stato "movimentato" sotto vari aspetti, ma questi ultimi anni sono stati per me una vera rivoluzione: nuova casa, nuove attività, nuove consapevolezze personali...
Curiosa ed irrequieta di natura, sempre alla ricerca di nuovi stimoli, amante della lettura e , quindi, della scrittura, creo questo blog. Il suo solo ed unico intento sarà di darmi la possibilità di scrivere e condividere ciò che amo, che vivo e che realizzo.
Il mio desiderio è di poter raccontare, soprattutto a me stessa, il mio piccolo grande mondo, fatto anche di maglia, di libri, di viaggi.
Sono pronta e parto da qui. Sarò grata a chi avrà la voglia ed il piacere di passare (e magari ritornare) a leggermi.

A.

p.s. Per me esiste un solo incipit...

"Molti anni dopo, di fronte al plotone di esecuzione, il colonnello Aureliano Buendìa si sarebbe ricordato di quel remoto pomeriggio in cui suo padre lo aveva condotto a conoscere il ghiaccio."

Cent'anni di solitudine - Gabriel Garcia Marquez