mercoledì 23 ottobre 2019

Wisteria e la leggenda di Glicine

Quando Sara Sol mi propose la collaborazione per il suo progetto (ne parlavo qui esattamente un anno fa!) il filato da utilizzare era Tristezza e dai suoi splendidi colori nacque la cappa Wisteria.
Wisteria è il nome botanico della pianta del glicine e scelsi quel nome in primis perché i viola e i verdi della matassa ricordano la pianta al culmine della fioritura, ma anche perché conoscevo la leggenda collegata.

Sara mi chiese anche di scrivere qualche mia riflessione personale sul sentimento al quale ero "abbinata", pensando di raccogliere queste riflessioni e in seguito pubblicarle, aggiungendo le sue personali. Questa parte del suo progetto è stata ormai accantonata e, a distanza di oltre un anno, penso che sia giunto il tempo di condividere ciò che avevo scritto e che ancora mi rappresenta.

Questo è il testo:

Le emozioni che nessuno vuole – La tristezza

La tristezza è stata una mia compagna di viaggio per tanti lunghi anni di vita. 
Spesso viaggiava sul sedile del passeggero, limitandosi a commentare sottovoce il paesaggio, gli incontri, le scelte sul percorso. A volte, però, si metteva alla guida, imponendomi strade, velocità di crociera e tappe forzate. Per molto tempo ho pensato che dovessi per forza accettare la sua compagnia, senza poterne in alcun modo “gestire” il peso.
Negli anni, però, con le esperienze e i dolori, con le gioie e i fallimenti (e, perché no, con la meditazione e la ricerca) ho imparato a guardare alla “mia” tristezza con occhi più amorevoli. Ho scelto di non esserne schiacciata e di non lasciarmi semplicemente guidare, ma di conviverci con pazienza e di orientarne la direzione. Ho scoperto che più è forte la luce, più nette si stagliano le ombre e che la felicità è consapevole solo se si è conosciuta la tristezza. 
Inoltre viviamo un'epoca molto esposta, in cui si esibiscono i sentimenti rendendoli superficiali. Io sono invece, per natura, piuttosto riservata.
Dovevo quindi accettare ed accogliere gli aspetti del mio carattere che meno apprezzo, per poter finalmente godere appieno di tutte quelle doti che mi riconosco e che mi rendono felice ed orgogliosa di me stessa.

Nello scegliere un nome per il mio progetto ho pensato a qualcosa che cogliesse lo spirito di queste riflessioni e del percorso creativo, nella vita e nel lavoro, che ho seguito finora.
Wisteria è il nome botanico del glicine, il rampicante dai bellissimi fiori a grappolo.
La leggenda vuole che Glicine fosse una pastorella, che trovava sollievo alla sua infinita tristezza solo nei suoi amorevoli animali. Un giorno, dal suo pianto senza pace venne trasformata in una pianta dai mille rami e ogni lacrima versata si tramutò in mazzi di fiori viola. La credenza ci riconduce quindi all'idea di una natura femminile che trasforma il dolore e la tristezza in bellezza e creatività. Ci ricorda che la vita è cambiamento e mutazione, le idee possono trasformarsi in atti pratici e concreti.
Tutti noi possiamo trasformare “un'emozione che nessuno vuole” in una piccola pietra preziosa incastonata nella nostra vita, le nostre lacrime di tristezza in fiori colorati, le nostre braccia dolenti in forti rami che sostengono.




I diritti sul pattern sono tornati a me e ora lo trovate, con nuove foto e piccoli aggiustamenti, nel mio
Ravelry store 

A.


venerdì 4 ottobre 2019

Voglia di cucito e tante cose da imparare

Fra le tante "attività" che mi frullano per la testa torna sempre ricorrente il cucito.
Mi piace sfogliare riviste o seguire account Instagram che ne parlano e faccio andare la macchina per cucire appena ne ho l'occasione (in realtà ho due macchine... una Pfaff, basica ma ancora buona, di oltre 25 anni e una nuova Bernette, con moltissime potenzialità...). Ho anche la fortuna di poter accedere ad un sistema bibliotecario d'eccellenza, tramite il quale posso rifornirmi anche di manuali e riviste. Così ho deciso di spulciare piano piano un po' di manuali di cucito, in una sorta di avanscoperta per valutare eventuali futuri acquisti.
La prima scelta è caduta su questi tre libri e quella che segue è la mia personalissima recensione.

Premessa indispensabile: Più di vent'anni fa avevo seguito un paio di corsi di taglio e cucito. In quell'occasione avevo imparato a realizzare gonne e pantaloni, partendo dal disegno del cartamodello su misura. Per anni ho fatto capi per me e poi per mia figlia. Poi, piano piano, ho smesso, per mancanza di tempo, di spazio, di interesse.
Ho continuato a far andare la macchina solo per piccole riparazioni o per cucito creativo (borse, runner, cuscini). Negli ultimi mesi mi è tornata la voglia di riprendere a cucire capi di abbigliamento. Ai corsi avevo imparato le tecniche di base, ma sento che mi mancano ancora tante cose da sapere.
Ecco perché non sono tanto alla ricerca di cartamodelli, ma più di manuali che offrano le spiegazioni tecniche, senza tante pretese di "creatività".

Eccoli, i tre manuali!
In ordine crescente di gradimento...

Manuale di sartoria per principianti
di Wendy Ward
Il Castello 2015 - €19,50

126 pag + cartamodelli
Solo sommario, nessun piano dell'opera

Parte bene nell'Introduzione, dicendo che "cucire è un'arte e il processo è importante quanto il risultato finale". Peccato che poi, a parte due pagine di Strumenti e Attrezzature (peraltro quelli basici) ci catapulti direttamente nei Progetti.
Invitare dei neofiti a tagliare e cucire tessuti a maglia, jersey e felpa è un po' una carognata, ma tant'è.
Ci sono le foto dei capi finiti (mostrati anche con varie personalizzazioni), del suo laboratorio e del suo cane, dei manichini e delle rastrelliere...
Poche foto delle fasi di lavorazione, molti disegni.
Se utilizzi un tessuto bianco, poggiato su un tavolo di legno bianco, la foto sarà molto cool e perfetta per IG, ma di difficile interpretazione.
E' un continuo rimandare ad altre pagine (vedere Tecniche:utilizzare lo sbieco) che darebbero la spiegazione di quanto andrebbe fatto in quel momento.
Il colpo di grazia è stato "la mia versione (del pantalone) in felpa grigia è la classica tuta resa elegante". No, la felpa grigia della tuta non sarà mai elegante. Potrà essere comoda, sportiva, divertente, ma elegante mai!

Bonus: contiene dei cartamodelli (anche se per me l'unico interessante da un punto di vista della vestibilità è il tubino)
Malus: i pantaloni con l'elasticone in vita starebbero male anche a Bella Hadid

Voto 6 
p.s. Il termine sartine usato nel testo è probabilmente frutto della traduzione e forse vuole solo indicare che sono inesperte... ma mi irrita notevolmente.


Il cagnolino è delizioso e fotogenico





Belle immagini, poco utili


Moda Basic - il mio libro di cucito (Burda style)
di Nora Abousteist con Alison Kelly
Raffi  2016  - € 24,90

Libro spiralato, poco più di 200 pag. + cartamodelli

Nell'introduzione c'è un giusto riferimento alla nuova (eterna) filosofia DIY  e alla ricerca di personalizzazione della moda.
Sufficienti le informazioni sugli accessori necessari, mentre è buona l'introduzione alla macchina per cucire. E' accurata la spiegazione sull'uso dei cartamodelli (d'altro canto stiamo parlando di una pubblicazione di Burda!), con suggerimenti sulle possibili modifiche.
Nel 3° capitolo si parla di tessuti, con foto, con i termini tecnici, del posizionamento del cartamodello, del taglio e delle rifiniture.
Il corpo del libro si basa sui 5 cartamodelli allegati (gonna - blusa - abito - cappotto - borsa), con le varianti realizzate dalle designer (Un modello, tantissimi look) che dovrebbero essere d'ispirazione.
Sostanzialmente il libro è un lungo tutorial per imparare a gestire i cartamodelli Burda; dalle istruzione per la scelta della taglia, passando per il taglio, fino alle rifiniture, veniamo guidati passo dopo passo, ma senza particolari spiegazioni tecniche.
Il libro mi è sembrato tutto sommato scritto in maniera chiara, piuttosto essenziale. Ci sono molti disegni, per guidare nella lavorazione, e poche foto, solo dei capi finiti (più qualche moodboard).

Bonus: perfetto se sei un acquirente (o aspirante tale) di cartamodelli Burda
Malus: l'età media delle modelle è piuttosto bassa ed è difficile visualizzarsi in quei capi

Voto: 6 1/2 


moodboard in viola 💓





                                    



Guida completa alle tecniche di sartoria
di Lorna Knight
Il Castello  2014  - € 19,50

Oltre 250 pagine, diviso in 8 capitoli.

I contenuti del libro sono riassunti nelle prime pagine, come piano dell'opera.
Il titolo dice la verità: è un'opera completa. E' davvero una guida "passo dopo passo", ogni argomento è trattato con accuratezza, senza tralasciare nulla.
Ho trovato ottima la parte introduttiva sui filati, gli accessori e i piedini.
La spiegazione sui tessuti, con impieghi e consigli (persino ago consigliato e lunghezza del punto) è molto dettagliata.
Nella parte centrale del manuale, con la parte tecnica vera e propria, nulla viene dato per scontato. Le spiegazioni sono esaurienti e perfettamente bilanciate da foto belle, chiare e dettagliate (zoom sui particolari).
I consigli utili, direttamente collegati al lavoro in questione, sono presenti in pagina, in riquadri ben visibili.
Il capitolo 8 è "una risorsa indispensabile che vi mostra come identificare, prevenire o risolvere molti problemi comuni"... Cosa si può volere di più? 😊

Bonus: Video tutorial (accesso anche con QRcode) su YouTube per tecniche
Malus: volendo proprio trovare un difetto avrei gradito qualche info in più su come trasferire il cartamodello su cartavelina per poterlo usare più volte e in diverse taglie.

Voto 9 +


link diretto a videotutorial

Consigli utili direttamente in pagina...

...e anche qualche divagazione "artistica"

In conclusione, credo di aver trovato il mio manuale ideale, da inserire nella lunga wishlist di libri da acquistare. Spero che queste mie considerazioni ad alta voce possano essere d'aiuto e di spunto per qualcuno di voi interessato al cucito... e magari che Babbo Natale legga il mio blog...😃😉

A.