martedì 10 novembre 2020

Nel frattempo è autunno...

Che cosa sono stati gli ultimi 7 / 8 mesi, in giro per il mondo, lo sapete tutti. Non c'è molto da aggiungere o da spiegare. C'è solo da essere cauti e sperare che le cose non peggiorino troppo nuovamente.

Dopo questa lunghissima pausa ho deciso di riprendere a scrivere parlando di un argomento che mi sta molto a cuore: disfare un lavoro! 😏 

Disfare un capo intero? Fatto!

In realtà l'ho fatto più volte. Disfare, intendo. 
I record li ho stabiliti però in due casi. 
La prima volta era un cardigan con una bella Cascade wool che, una volta finito e lavato, al momento di andare ad acquistare i bottoni adatti, ho deciso che non mi piaceva più. Da quel primo cardigan è poi rinato un secondo cardigan, ma questo l'ho indossato allo sfinimento per quanto ne ero soddisfatta.

Il secondo caso eclatante è recente ed è quello che mi ha fatto riflettere su alcuni aspetti del mio lavoro. 
Nel cambio di stagione estate/autunno (quello inverno/primavera non è pervenuto quest'anno 😓 ) nel mio armadio è ri-apparso un pezzo strano. Era una maglia a mezza manica, che avevo fatto con un bellissimo filato. 
Non che mi fossi mai realmente dimenticata di averlo, ma lo spostavo e rispostavo, senza mai decidermi ad indossarlo. Per tanti perché...
Prima di tutto era di lana, ma a mezza manica (pure corta!) e quindi io, che sono freddolosa, non trovavo mai la stagione giusta per indossarlo. Insomma troppo caldo all'inizio dell'autunno e troppo scoperta ad autunno inoltrato.
Secondo problema e vero nocciolo della questione: avevo seguito alla lettera il pattern e mi ritrovavo con un basico pullover con costruzione topdown che non aveva nessun rialzo sul coppino (la nuca, of course 😃) e che invece tirava sulla gola. Il top del disagio per me.


Appena uscito dall'armadio



Perché non provare a modificare un pattern? Sempre fatto!

Io ho sempre lavorato a maglia secondo l'ispirazione del momento... molto più poetico che dire che mi lanciavo in avventure magliesche ad occhi chiusi e senza paracadute.
Quando ho deciso che avrei seguito un pattern pedissequamente, mi sono ritrovata però anche con esperienze così così.
Ma è grazie a queste esperienze non proprio soddisfacenti che negli anni ho deciso di cominciare a mettere per iscritto i miei progetti di maglia. Piano piano e con una certa dose di incoscienza, mi sono fatta coraggio e ho iniziato a proporli ad altri.

Tutto questo per dire che fare e disfare non è solo lavorare, ma è anche imparare dagli errori altrui e propri, fare esperienza diretta, conoscere meglio le proprie esigenze e tenerle in considerazione nella realizzazione di un capo.


Però adesso ho delle belle cake...


Dopo il lavaggio...

...sono pronte le cake!

Tornando al pullover sotto accusa, è stato felicemente disfatto.
Ho lavato la lana e adesso ho due bellissimi gomitoli che mi guardano in attesa di una sorte migliore della precedente. 
Questo aggrava la situazione del mio stash, che invece di svuotarsi continua ad ingrassare (per vari motivi, ma di questo parleremo in altro momento...🙈) ma è compensata dalla voglia di lavorare a maglia che è tornata prepotentemente.

A.


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